CROSS-TALK METABOLICO TRA DIETA E SALUTE

COS’È LA METABOLOMICA?
La metabolomica è una branca della biochimica atta ad identificare biomarcatori dietetici e a descrivere conseguenze metaboliche della dieta. Un robusto studio identifica una serie di metaboliti urinari stabili che si collegano a modelli dietetici sani e malsani e a complesse reti metaboliche.
Profili metabolici urinari contengono molecole provenienti dalla dieta e dal metabolismo endogeno: questi possono essere utilizzati per comprendere le relazioni funzionali tra nutrizione e salute.
Posma e colleghi descrivono il “nutrioma” urinario e la sua funzionalità, rafforzando lo scopo della metabolomica come promettente strumento analitico nella ricerca sull’alimentazione umana.

DA COSA DIPENDE IL FENOTIPO METABOLICO?
I fenotipi metabolici sono il prodotto di interazioni genetiche e ambientali.
Inoltre, due studi simili quantificano l’ereditarietà dei fenotipi metabolici, mostrando anche che la dieta è un aspetto modellante il fenotipo metabolico di un individuo e contribuente alla sua stabilità nel tempo. In tal contesto, la metabolomica può essere utilizzata nella ricerca nutrizionale per identificare i biomarcatori dietetici o descrivere le conseguenze metaboliche della dieta abituale o di interventi dietetici.

NUTRIOMA
Posma e colleghi descrivono il nutrioma come la “specie molecolare chimicamente distinta, derivante dalla dieta, che contribuisce al fenotipo metabolico umano“. Essi propongono che una serie di metaboliti stabili associati alla dieta possano fornire un modo funzionale per monitorare la transizione da un fenotipo sano ad un malsano e, quindi, di consentire un intervento precoce attraverso un cambiamento della dieta e dello stile di vita.
Il robusto set di dati utilizzati ai fini di questa ricerca sono stati ottenuti dallo studio dei profili metabolici di 1848 americani adulti.
Posma e colleghi hanno scoperto 67 nutrienti associati a 46 metaboliti urinari. Le associazioni nutriente-metaboliti sono state classificate mediante un nuovo approccio gerarchico di clustering.
Ad esempio, il fruttosio, il glucosio e la vitamina C sono correlati con la prolina betaina urinaria, un noto biomarcatore metabolomico dell’assunzione di agrumi. Gli autori dimostrano la funzionalità del loro approccio con un network di reazioni metaboliche che illustrano come i metaboliti si relazionino biochimicamente, al di là delle semplici correlazioni statistiche.
Di interesse sono soprattutto i metaboliti che partecipano a molteplici vie metaboliche e/o reazioni che coinvolgono enzimi microbici del tratto gastrointestinale; evidenziando le potenzialità per l’analisi di questo fitto network per una migliore comprensione delle interazioni ospite-microbioma, le quali hanno un notevole impatto sulla salute metabolica.

CONCLUSIONE

Tuttavia, le domande rimangono. Questi metaboliti associati alla dieta sono stabili per periodi più lunghi, e quali aspetti della genetica o dell’ambiente contribuiscono alla loro stabilità? Possiamo fare di più che definire diete sane e malsane?
Indubbiamente questi studi verranno col tempo approfonditi divenendo un giorno uno strumento tangibile per l’alimentazione di precisione.

Fonte: O’Sullivan, A. Metabolic cross-talk between diet and health. Nat Food 1, 398–399 (2020). https://doi.org/10.1038/s43016-020-0118-6

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